Apparato muscolo scheletrico
L’osteoporosi è una patologia ossea molto comune che provoca un indebolimento delle ossa, che a sua volta può causare fratture della colonna vertebrale, del femore e del polso anche dopo semplici cadute o addirittura solo con uno starnuto o un colpo di tosse.
Si calcola che, nel mondo, circa 200 milioni di persone siano attualmente affette da osteoporosi. La tendenza all’allungamento della vita media e all’invecchiamento delle popolazioni, in mancanza di seri interventi di prevenzione, determinerà nei prossimi decenni un significativo aumento dei casi.
La buona notizia, però, è che è possibile curare e prevenire questo disturbo.
Le principali cause dell’osteoporosi sono due:
- il paziente non ha abbastanza massa ossea forte prima dei trent’anni, quando inizia il processo di degrado;
- il processo di degrado, a causa di una serie di fattori coincidenti, diventa dopo i trent’anni troppo veloce;
Gli individui di sesso femminile sono più toccati dal problema dell’osteoporosi. Le fratture causate da questa patologia sono infatti due volte più frequenti tra le donne rispetto agli uomini.
Un problema rilevante dell’osteoporosi è che prima di arrivare allo stadio avanzato non provoca sintomi degni di nota: molto spesso perciò la scoperta del problema arriva quando è già troppo tardi. Per questo diventa estremamente importante e consigliabile usare tutte le possibilità di prevenzione, effettuando con puntualità quegli esami (come la densitometria ossea) in grado di rilevarla e di indicare le procedure di cura e di contrasto.
Per chi è consigliabile un esame di questo tipo
- Per una donna di età superiore ai 65 o un uomo di età superiore ai 70 è sempre
- Per una donna in menopausa con almeno un fattore di rischio per l’osteoporosi
- Per una donna in menopausa che ha interrotto recentemente la terapia ormonale sostitutiva
- Per una donna in menopausa precoce
- Per un uomo tra i 50 e i 70 anni, con almeno un fattore di rischio per l’osteoporosi
- Per chiunque abbia più di 50 anni, e in passato abbia subìto rilevanti fratture ossee
- Per coloro che assumano farmaci, come il prednisone (Deltacortene®), gli inibitori dell’aromatasi o gli anticonvulsivanti, che sono collegati all’osteoporosi
L’ultrasonometria ossea quantitativa (QUS) è una tecnica diagnostica non invasiva, di rapida esecuzione e altamente predittiva della fragilità ossea: questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici, determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenalizzanti. L’apparecchiatura consente una diagnosi precoce dell’osteoporosi, a secco (con utilizzo soltanto del gel per ultrasuoni), e una diagnosi veloce. I dati vengono rappresentati in forma grafica e numerica, semplificando l’esito finale. L’esame è rapido e preciso: solo 15 secondi.
Ecco la strumentazione.
- Densitometro a ultrasuoni SONOST 3000
- Densitometro a ultrasuoni Osteo Pro easy Vodem